Sofia Raffagnato
Germogli

Autore: Rami Nazha
Editore: Albatros
Lunghezza stampa: 206 pagine
Genere: racconto
Recensione
Un racconto sui generis ambientato nella città di Londra che fa da sfondo alle vicende di un particolare circolo di artisti. La peculiarità di questo gruppo è che possono prendervi parte solo aspiranti suicidi. Coloro che vogliono partecipare hanno l’obbligo di utilizzare un soprannome, così da non essere facilmente riconoscibili nel caso qualcuno di loro dovesse finire sulla prima pagina di qualche giornale. La scelta ricade sempre sui nomi di alcuni dei più grandi artisti della storia, coloro che hanno lasciato in vita frammenti della loro anima attraverso e loro opere, nonostante non ci siano più da molto tempo. In questo modo il circolo si riempe di appellativi altisonanti quali Munch, Goya, Renoir tanto da ricordare i cafè parigini di metà ottocento.
Il protagonista del racconto si fa chiamare Monet, un ragazzo frustrato per lo stile di vita che è costretto a condurre, tra l'insonnia, l'insoddisfazione e il suo lavoro in una piccola caffetteria. L'unico sentimento a donargli un po' di brio è la tenerezza che prova nei confronti di Césanne, una ragazza che fa parte del circolo degli artisti. Tuttavia, le regole sono chiare: non avere mai una relazione con un membro del gruppo e non cercarlo al di fuori delle riunioni. Nonostante tali divieti i due iniziano a legarsi aprendosi l'un l'altra a confessioni intime.
Lo scopo del gruppo è sostenersi a vicenda e programmare attentamente il momento del salto, ossia l'attimo in cui ci si toglierà la vita. Il climax del racconto si ha quando Césanne smette di presentarsi agli incontri senza dare spiegazioni. Monet dovrà allora affrontare una delle sue più grandi paure: la possibilità di averla persa per sempre.
Germogli è un racconto pregno di sensibilità e coraggio, che fa commuovere e riflettere sul senso della vita e sull'importanza di instaurare legami profondi e stabili. La precarietà della nostra esistenza non deve essere altro che un trampolino di lancio verso una voglia di vivere più grande e più decisa.
...Attraverso l'arte, quegli uomini e donne avevano riempito il mondo di frammenti della loro anima, graffiati su un foglio o pennellati su delle tele.Anche dopo la loro morte, i frammenti avrebbero continuato a vagare nell'aria, fluttuando come lapilli sparsi da una fiamma ormai spenta, pronta a incendiare l'animo di un altro artista. Un'eredità di fuoco.